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		gps punto di partenza: 
		
		44.061464 10.287757 
		(WGS84) 
		
		 
		
		dislivello: 
		+ 62 - 62 m 
		 
		difficultà: 
		E (EE a tratti) 
		 
		tempo di percorrenza: 
		0:40 ore  | 
		
		 
		
		  
		 
		
		Marmitta nel fosso dell'Anguillaja 
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		Parcheggiato 
		il proprio veicolo a margine della strada provinciale n. 13 Valdarni (687 m di  
    quota), che conduce verso Castelnuovo di Garfagnana, ci si incammina a piedi  
    lungo una vecchia carrareccia, che si apre sulla sinistra e discende verso  
    la Tùrrite Secca.  
		 
		Dopo 250 m si raggiunge il corso d'acqua che, di regola,  
    si presenta completamente secco, poiché caratterizzato da una circolazione  
    subalvea.  
		 
		Dopo aver percorso il fondo arido in direzione nord, mentre l'asta  
    fluviale disegna un meandro incassato, si incontra subito la confluenza da  
    sinistra del fosso Anguillaja (650 m di quota), in gran parte modificata da 
		vecchie cave di marmo e dai loro detriti abbandonati. 
		 
		L'attività  
    estrattiva ha pure cancellato le prime marmitte che esistevano nella parte  
    più bassa dello stesso fosso, sagomando artificialmente il suo fondo e le  
    sue pareti laterali.  
		 
    L'Anguillaja è un corso d'acqua intermittente a regime temporaneo in occasione di piogge consistenti, che presenta alcune notevoli marmitte, descritte per la prima volta da Masini 
		(1929). 
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		Prima degli anni '70, gli  
    ultimi 300 m del fosso discendente dal M. Sumbra, mostravano ben 13 grandi  
    cavità a paiolo. Il loro numero si è poi ridotto per le distruzioni  
    prodotte anni fa dalle cave dismesse nel tratto inferiore del corso d'acqua. 
		 
		 
		Le marmitte superstiti, oggi tutelate dal Parco Regionale, sono facilmente osservabili  
    proseguendo il breve itinerario lungo l'Anguillaja. La risalita del fosso è  
    relativamente facile all'inizio e, il primo salto morfologico, viene  
    superato grazie ad una scala in alluminio. Si giunge così alla  
    successione spettacolare di tre 'marmitte' di proporzioni rilevanti,  
    completamente scavate nel marmo. 
    Più oltre, il percorso richiede pratica nell’uso della corda doppia e  
    nell’arrampicata d’aderenza su roccia.  
		
		
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		Dalla strada provinciale di Valdarni, 700 m più a monte dell'Anguillaja, è facilmente       
    individuabile il fosso Fatonero, di cui si possono osservare gli ultimi 400-500  
    m di tratto, discendenti dal M. Fiocca. Le marmitte sono state numerate in modo decrescente al risalire del       
    fosso: in tutto sono 21 e di dimensioni analoghe a quelle del corso d'acqua gemello. 
    	 
		Anch'esse sono scavate nel marmo dall'acqua. 
  
		
		
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    Attenzione:  
		
	  La risalita completa dei fossi Anguillaja e 
		Fatonero richiede l'esperienza e la capacità degli escursionisti esperti 
		(EE), poiché sono presenti anche passaggi di III grado. In ogni caso, la 
		visita alle 'marmitte va sempre affrontata in condizioni meteo discrete; 
		in caso di pioggia, l'alveo del torrente, levigato dalle acque, diviene 
		impraticabile. 
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