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25/01/2019
Il Parco dice no su Fossa Combratta. La Conferenza dei servizi si divide
The Services Conference is divided about Fossa Combratta
The Apuan Alps Park rejects the project





Il Parco delle Apuane esprime il suo diniego su Fossa Combratta. Così l’ente si è pronunciato nella Conferenza dei servizi che si è riunita stamani mattina in merito al progetto di messa in sicurezza della cava n 131 che si trova in area contigua di cava tra Massa e Carrara, nella zona della Brugiana.

Alla riunione erano presenti, oltre ai rappresentanti del Parco, anche quelli del Comune di Carrara, dell’Ausl e dell’Arpat. Secondo il Parco (come già spiegato nella delibera 58 del 20 dicembre scorso) “il progetto rimodulato presentato dalla ditta prevede l’escavazione di 26.600 mc di materiale in tre fasi per una durata complessiva di tre anni con l’avvicinamento alle masse instabili senza intervenire sulle stesse. Tale progetto –secondo l’ente – non specifica cosa realmente venga messo in sicurezza e non è supportato da una relazione di stabilità che giustifichi tali interventi. Il progetto – sostiene il Parco - così come presentato si configura come un vero e proprio progetto di coltivazione. Non è sufficiente citare una generica messa in sicurezza per giustificare gli impatti che produce il progetto e che non si discostano molto da quello originario in quanto viene comunque realizzata una nuova strada di arroccamento della larghezza di 6 metri e della lunghezza di circa 200 metri in un area boscata. Inoltre, il passaggio di mezzi pesanti, peraltro su una strada attualmente non idonea a sopportare tali transiti, resta comunque elevato da 6 a 8 passaggi giornalieri, non diminuendo sostanzialmente quelli previsti nell’intervento originario”.


Sono queste le motivazioni ribadite secondo cui il Parco ha ritenuto l’intervento proposto non ammissibile, anche perché, in assenza di un Piano Attuativo di Bacino Estrattivo, prevede l’escavazione di volumi che eccedono considerevolmente il 30% (e il 30% era stato già autorizzato con la pronuncia di compatibilità ambientale n. 6 del 06.04.2016).

“ Quella che fin dall’inizio avevo definito una furbata inopportuna – dice il Presidente del Parco delle Alpi Apuane Alberto Putamorsi- è stata confermata dal tavolo tecnico. Tanto più – ricorda Putamorsi – come avevo avuto modo di dire all’indomani del sintetico contradditorio – come ha affermato lo stesso progettista illustrando il progetto di messa in sicurezza, gli interventi proposti prevedono di avvicinarsi alla massa instabile, senza abbatterla, rinviando ad un secondo intervento la sua rimozione. E, anche a seguito delle osservazioni critiche delle Associazioni ambientaliste il professionista ha ribadito che la rimodulazione dell’intervento su tre fasi non toglie il pericolo costituito dalla massa instabile. Di cosa stiamo parlando dunque?”



Lara Vené


 



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