ULTIMORA


04/01/2019
Il Parco si aggiudica 267.000 euro per il Piano per il Parco. Putamorsi: “ridurremo le aree estrattive di circa il 30%”
The Park wins 267.000 euro for the Master Plan.
Putamorsi: “30 percent reduction in the quarry areas"




Il Parco delle Alpi Apuane è riuscito ad aggiudicarsi 267 mila euro sul bando regionale PSR (piano sviluppo rurale 2014/2020). La Regione Toscana ha approvato il progetto presentato dall’ente, finalizzato alla realizzazione del Piano integrato per il Parco, lo strumento di attuazione delle finalità dell'area protetta che si compone di una parte pianificatoria vera e propria e di una parte programmatica, corrispondente quest'ultima al piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attività compatibili (come previsto dalla legge 394/1991).

“Abbiamo partecipato al bando con l’intento di recuperare risorse per rivedere anche il Piano per il Parco vigente – afferma il Presidente Putamorsi – ci siamo riusciti e adesso dovremo anche avviare la pianificazione delle aree estrattive di competenza dell'Ente parco. Il mio obiettivo è di ridurle di circa il 30% come ho già più volte avuto occasione di dire”
.
Il Piano per il Parco
E’ lo strumento che disciplina la perimetrazione definitiva del parco e quella delle aree contigue e suddivide il territorio in base al diverso grado di protezione con specifici vincoli e specifiche direttive per le aree contigue. Nella sezione pianificatoria, sostituisce i piani territoriali o urbanistici di qualsiasi livello, si conforma al PIT e obbliga gli enti locali ad adeguare i propri strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica alle previsioni in esso contenute.
Il Consiglio direttivo del Parco (deliberazione n. 21 del 30 novembre 2016) ha mutato i confini dell’area parco e dell’area contigua, ma non quelli delle aree contigue zone di cava (ovvero estrattive) che, fino alla approvazione del piano integrato per il parco, resteranno quelli individuati dalla legge regionale n. 65/1997, comunque nel nuovo e migliore dettaglio cartografico delle tavole grafiche del vigente atto di governo del territorio. Il Piano per il Parco ha pianificato le aree naturali mentre sono prive di disciplina di dettaglio, almeno fino alla approvazione del Piano integrato per il Parco, le aree contigue zone di cava.

Il Piano integrato per il Parco
Aggiornerà la pianificazione delle aree parco e definirà ex novo quelle delle aree contigue zone di cava, così come la programmazione delle attività socio economiche e culturali che si svolgono nell'area protetta. Il Piano integrato avrà quindi il compito non facile di governare un territorio in cui convivono aree naturali (identificate come aree parco) con attività a basso impatto ambientale, e aree estrattive (identificate come aree contigue zone di cava), spesso intercluse alle aree parco. “Oggi – annuncia Putamorsi – abbiamo l’opportunità, dopo vent’anni, di intervenire e pianificare le aree estrattive. Non nella quantità di marmo da escavare, materia questa di competenza della Regione Toscana, ma nella definizione delle aree da dedicare all’estrazione. Pianificando e programmando. Un’opportunità che definirei storica perché fino ad oggi abbiamo solo dovuto governare le attività estrattive e non pianificarle”.

Per partire occorre predisporre l’atto di avvio del procedimento amministrativo, sulla base delle "linee guida" della Regione Toscana, facendo tesoro di quanto già elaborato nel 2017. Nel frattempo, il Parco potrà lo stesso dar corso all'aggiornamento e all'integrazione del quadro conoscitivo del Piano. Ogni area potenzialmente estrattiva dal punto di vista giacimentologico, verrà dunque verificata e valutata anche sotto il profilo ambientale avendo come priorità la salvaguardia delle falde idriche.

Il Pano integrato per il Parco dovrà essere inviato, entro il 31 dicembre del 2021, alla Giunta e al Consiglio Regionale per la sua adozione. “Il Parco si assume l’onere di gestire l’impresa - afferma Putamorsi – ma ricordo che sarà necessaria la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, in primis la Regione Toscana”.

Lara Vené


 



torna alla homepage