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12/09/2018
Lungo la Linea Gotica: il progetto alla Conferenza Unesco dei Geoparchi…
Along the Gothic Line: Park/Geopark presents the project in Madonna di Campiglio (Adamello-Brenta) during the 8th International Conference UNESCO Global Geoparks



Le Conferenze della Rete mondiale e di quella europea dei Geoparchi Unesco sono il luogo prediletto dal Parco/Geoparco delle Alpi Apuane per la presentazione dei propri progetti ad una platea internazionale. Lo scopo è di farli così conoscere e renderli riproducibili in altre parti del pianeta, dopo un necessario adattamento ai diversi e specifici contesti locali. Segue questo schema anche l'ultima azione promozionale sui luoghi delle Alpi Apuane coinvolti dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale, là dove persistono ancora notevoli documenti, materiali ed immateriali, di una pagina particolarmente dolorosa della nostra storia contemporanea. Nell’occasione dell’8.a Conferenza Internazionale dell’Unesco sui Geoparchi, Alessia Amorfini, Antonio Bartelletti e Giuseppe Ottria hanno confezionato una presentazione con foto e filmati, dal titolo “Defensive rocks, dugouts and trenches along the Gothic Line (1944-45): equipped trails in the Apuan Alps between nature and culture” (rocce difensive, rifugi e trincee lungo la Linea Gotica: percorsi attrezzati nelle Alpi Apuane fra natura e cultura). Si tratta di un prodotto promozionale, in lingua inglese, che descrive il significato storico e militare dell’ultimo arroccamento delle forze dell’Asse nella penisola italiana per sbarrare l’avanzata degli Alleati ed opporsi alle azioni delle forze partigiane. Dopo questa cornice di fatti ed avvenimenti di circa 74 anni fa, la presentazione passa ai giorni nostri ed illustra l’intervento di recupero di trincee e postazioni difensive nella zona di Passo dell’Alpino-Mosceta, eseguito durante l’ultima primavera con il concorso determinante delle Comunioni dei Beni comuni di Levigliani e di Pruno-Volegno di Stazzema. Questa seconda sezione dell’intervento riserva una particolare attenzione soprattutto al percorso attrezzato, con pannelli e frecce indicatrici, che è stato possibile allestire tra le stesse fortificazioni da poco rese fruibili. Un intervento concluso a tempo di record, che deve comunque proseguire ed estendersi ad altre postazioni difensive della zona e soprattutto integrarsi con altri luoghi oggi recuperati della Linea Gotica, a cominciare da quelli nell'area parco e contigua. L'obiettivo prioritario è proprio quello di sostenere l’offerta di itinerari escursionistici e in mountain bike, con più luoghi da vedere, lungo i vari percorsi della Linea Gotica che si snodano attraverso l’Appennino settentrionale, dalle Alpi Apuane verso Pesaro oppure verso Ravenna. Nel far questo, il Parco intende proporre un proprio specifico taglio culturale, non più limitato al valore simbolico e al significato storico delle fortificazioni militari, ma esteso alle componenti geologiche e biologiche del paesaggio intorno ai luoghi e alle testimonianze della Linea Gotica.
Gli eventi della Seconda Guerra Mondiale sono oggi un forte attrattore di interessi culturali e turistici, dopo aver disseminato una lunga teoria di luoghi della memoria, da preservare come elemento educativo per le future generazioni. Non a caso, Alessia Amorfini – speaker del progetto del Parco alla Conferenza dei Geoparchi – ha sottolineato questo aspetto irrinunciabile con due frasi significative, che non necessitano di commento ulteriore: “so that nobody can forget” (affinché nessuno possa dimenticare)… “the memory must be kept alive” (il ricordo deve essere mantenuto vivo).
Queste parole sono state pronunciate di fronte ad un pubblico internazionale, attento ed emozionato, mentre sullo sfondo scorreva l’immagine di un nonno con la nipotina per mano, che risalivano i sentieri apuani della Linea Gotica, nel giorno dell’ultima festa della Repubblica.

nella foto: Alessia Amorfini durante l'intervento alla 8.a Conferenza Internazionale dell'Unesco sui Geoparchi


 



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