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14/08/2018
Attenzione a Fossa Combratta. “E’ una furbata quantomeno inopportuna”
We are careful about Fossa Combratta. It’s an inappropriate tricksy




Il Presidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane Alberto Putamorsi interviene sulla cava Fossa Combratta, la cava n 131 che si trova in area contigua di cava tra Massa e Carrara nella zona Brugiana, che ha presentato un piano di messa in sicurezza.

“Quel piano – denuncia il Presidente Alberto Putamorsi – è una furbata. Sono i numeri a rivelarlo: a fronte di una massa rocciosa corrispondente a circa 555 metri cubi, il progetto di messa in sicurezza proposto prevede opere di escavazione, da realizzare nell’arco di 5 anni, per un totale di 58.000 metri cubi. Ovvero si prevede l’escavazione di un volume oltre cento volte superiore a quello ritenuto instabile”.
Questo rilievo è stato peraltro messo nero su bianco dal Parco delle Apuane che, a seguito della propria istruttoria, lo ha messo a verbale nelle conferenza dei servizi che si è tenuta il 3 agosto scorso convocata ai sensi dell’art. art. 27 bis, Dlgs 152/2006, congiuntamente alla commissione tecnica del Parco, per l’acquisizione dei pareri, nulla osta e autorizzazioni in materia ambientale, che sono necessari per l’intervento di procedura di valutazione di impatto ambientale e provvedimento autorizzatorio unico regionale per la richiesta di progetto di messa in sicurezza.

“Quelle sono valutazioni tecniche – specifica Putamorsi – e tecniche sono le valutazioni dell’Ausl anch’esse contenute nel verbale della conferenza dei servizi su cui non si discute. Tuttavia la politica deve dire qualcosa. Quantomeno denunciare che il progetto presenta delle forti criticità che lasciano perplessi soprattutto sull’opportunità di un’opera del genere. E mi piacerebbe capire – sottolinea Putamorsi – dove sia il ritorno socio economico per la comunità locale dal momento che, lo stesso proponente ha dichiarato che gran parte dei materiali da trattare è priva di valore commerciale”.

Il progetto proposto prevede la realizzazione di una nuova viabilità della lunghezza di circa 200 metri e della larghezza di 6 metri, in un area boscata (su cui il proponente non ha previsto alcun intervento di rimboschimento compensativo come richiesto dalla normativa forestale vigente), nonché al di fuori della area contigua di cava. “Per questo – dice Putamorsi – chiedo al Comune di Carrara di verificare se in tale area, in base alla sua destinazione urbanistica, sia ammissibile quell’intervento di tipo estrattivo.”
La conferenza dei servizi del 3 agosto ha comunque stabilito che l’intervento proposto sia valutabile, ma, ritenendo necessario effettuare approfondimenti istruttori sull’impatto ambientale dell’intervento, ha tenuto riconvocato la riunione il prossimo 5 settembre.




Lara Venè


 



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