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24/05/2016
“ApuanGeoDay 2016”: sarà il debutto della Carta Geomorfologica e Neotettonica delle Apuane…
ApuanGeoDay 2016: it will be the debut of the Geomorphological and Neotectonic Map of the Apuan Alps. The new scientific tool will be presented on Saturday 28th May in Seravezza by Academics from the Universities of Pisa and Siena, in collaboration with our Unesco Global Geopark...



Finalmente le Apuane hanno la loro prima “Carta geomorfologica e neotettonica”, a ricoprire l’intero territorio del Parco e della sua area contigua, per estendersi oltre i limiti amministrativi del territorio protetto, dalla riva del mar Ligure fino alla valle del Serchio. Nonostante la loro importanza geologica e la secolare attività di studio e ricerca, questo è il primo vero prodotto cartografico dedicato alle forme della Terra che contraddistinguono il paesaggio fisico delle “Alpi” di Toscana.
La presentazione della Carta è prevista per sabato 28 maggio 2016, alle ore 9.00 presso la sala convegni “Fontana” della Misericordia di Seravezza, in via Buonarroti, n. 260/268. Gli interventi introduttivi verranno tenuti da Alessia Amorfini (responsabile tecnico dell’Unesco Global Geopark delle Alpi Apuane) e da Francesco Ceccarelli (vicepresidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana). Sarà dunque la volta di Carlo Baroni, con un contributo dal titolo significativo: “la carta geomorfologica delle Alpi Apuane: uno strumento di conoscenza e valorizzazione delle risorse del Parco”. Seguirà Pierluigi Pieruccini, con “Carta neotettonica delle Alpi Apuane”: l’evoluzione del paesaggio e i movimenti tettonici recenti”. L’intervento conclusivo verrà affidato a Pier Lorenzo Fantozzi, che tratterà il tema dell’organizzazione della banca dati necessaria alla redazione di questo innovativo strumento cartografico.
Il Parco/Geoparco delle Alpi Apuane – insieme ai Dipartimenti competenti delle Università di Pisa e di Siena – sono i promotori di un’iniziativa di tutto rilievo, che a va a definire un progetto di ricerca e di divulgazione partito nel lontano 2000 con la pubblicazione della Carta Geologica del medesimo territorio, in un formato editoriale del tutto simile a quella odierna.
Anche in questo caso si tratta di due fogli in formato 100 x 70 cm, con il primo dedicato alla Carta geomorfologica e neotettonica vera e propria, in scala 1:50.000, mentre il secondo è una tavola ricca di ulteriori contenuti cartografici tematici, di cui due alla scala 1:100.000 (schema neotettonico e schema delle principali emergenze geomorfologiche) e altri quattro alla scala 1:200.000 (fasce altimetriche, esposizione, reticolo di drenaggio ed elementi climatici).
La presentazione di sabato è programmata a breve distanza di tempo dalla pubblicazione delle c.d. “note illustrative” della stessa Carta, che sono recentemente apparse sul numero 38 della rivista scientifica “Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria”. A firma di diversi docenti e ricercatori delle Università di Pisa e di Siena – Carlo Baroni, Pierluigi Pieruccini, Monica Bini, Mauro Coltorti, Pier Luigi Fantozzi, Giulia Guidobaldi, Daniele Nannini, Adriano Ribolini e Maria Cristina Salvatore – l’articolo descrive gli obiettivi del nuovo strumento cartografico, insieme ai materiali e ai metodi utilizzati per rappresentare le forme di erosione e di accumulo di diversi agenti morfogenetici. Lavoro non semplice perché il paesaggio fisico delle Alpi Apuane è la risultante di un complesso modellamento di una complessa struttura, con un ruolo predominante svolto dai corsi d’acqua superficiali, dai ghiacciai pleistocenici e dal carsismo epigeo ed ipogeo, senza dimenticare il ruolo della gravità e del crioclastismo. A complicare il disegno viene non ultima l’opera dell’uomo, di antica presenza e di profonda impronta, con i versanti incisi dai segni evidenti di una plurisecolare attività estrattiva, ben evidente anche per le discariche di detriti abbandonati lungo i versanti.

Antonio Bartelletti

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