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11/12/2014
Sulla pelle del lupo: antiche paure, luoghi comuni e false informazioni
Old fears, stereotypes and false information to the detriment of the wolf



Compare in questi giorni sui quotidiani e sulle tv locali, la news su un gregge decimato nel Gruppo delle Panie, con 16 pecore e 6 agnelli predati dai lupi in località Piritano. È una notizia che le cronache apuane non registravano da oltre 150 anni.
Evento comunque atteso perché, dal 2008, i Guardiaparco hanno raccolto prove sempre più consistenti del ritorno del lupo nelle Apuane. In un primo tempo, il predatore si è materializzato attraverso le feci lasciate in punti strategici e poi con straordinarie immagini in movimento, che ha voluto regalare alle fototrappole del Parco. Una presenza nobile, spesso colta nel folto di boschi di faggio e nelle immediate radure di diverse pendici montuose delle Apuane.
Il Parco ha sempre fornito un’informazione corretta sulla situazione “lupo” alle comunità residenti e agli escursionisti, sia sul sito web sia sulla propria rivista. Senza allarmismi stupidi e senza enfasi particolare, perché la buona novella del lupo non si trasformasse in fatto increscioso di cronaca, magari con l’uccisione dell’animale, per stupidità o disprezzo, come talvolta è accaduto altrove.
Il Parco è stracerto di quanta intelligenza e di quanta civiltà esista nei borghi delle Apuane, dove i cittadini sanno capire la situazione ed accogliere l’antico ospite come dovuto. Certo, il Parco non poteva immaginare i toni da crociata, che sono stati usati dai cronisti nel raccontare l’episodio di Piritano. Alcune espressioni sembrano provenire da un passato di antiche paure, che sembrava ormai morto e sepolto. È incredibile che, ancora nel 21° secolo, si possa scrivere e diffondere simili luoghi comuni e gratuite falsità: “la paura… ha un solo nome dalle parti dell’Alpe di S. Antonio fino al Piglionico… e si chiama lupo, un nemico atavico dell’uomo…”.
Il servizio televisivo in particolare, distorce notevolmente la realtà dei fatti accaduti, soprattutto quando afferma che sia stata “una vera carneficina all’inizio di novembre”. L’evento è invece avvenuto durante il mese di maggio e i funzionari del Parco hanno subito e correttamente spiegato al pastore di Piritano, cosa stabilisce la normativa e quali passi poteva intraprendere. Oltre l’assistenza amministrativa è stata prestata anche quella tecnica, per aiutarlo in futuro a difendere meglio il proprio gregge.
Chi ha voluto risvegliare paure sopite di un passato lontano e ignorante, ha pure condito il proprio pezzo giornalistico di vezzi scientisti, purtroppo fuori luogo.
Saranno lupi oppure ibridi naturali con il cane domestico? Si è chiesto il sagace commentatore. Alla Provincia l’ardua sentenza!
Forse con la speranza che sia la seconda opzione a vincere, magari per armare il braccio di un tiratore scelto?
Vogliamo qui rassicurare tutti. Non c’è alcun bisogno di “tipizzazione genetica” dei canidi delle Panie. Basta chiedere ai Guardiaparco, che da anni studiano questo piccolo branco e hanno sottoposto il dna degli animali a rigorose analisi. Si tratta di lupi purissimi e per questo specie protetta, sia all’interno, sia all’esterno del Parco. È inutile illudersi in un risultato diverso.
Il Parco ha intenzione di spiegare ancora e meglio se necessario, gli esatti termini della questione “lupo”. I Guardiaparco e gli esperti faunisti, che collaborano con loro da anni, si sono già detti disponibili a discutere con gli abitanti di Molazzana e a tenere lezioni nelle scuole. A questi si sono associati anche il presidente del Parco Putamorsi e il vice-presidente Torre, che vogliono pure incontrare il Sindaco e i consiglieri comunali.
Troppo importante è stato il ritorno del lupo, da non correre il ben che minimo rischio di perderlo, per gli effetti indesiderati del solito sensazionalismo editoriale.
Non è nostra intenzione screditare la categoria dei giornalisti della stampa locale, che svolgono un ruolo prezioso ed insostituibile. La critica serve, come loro insegnano, a raddrizzare le situazioni e a far rimediare agli errori, perché di inesattezze ed imprecisioni ne sono state commesse assai.
Sull’argomento “lupo nelle Apuane” vogliamo altrimenti segnalare, in positivo, il bell’articolo di Tiziano Baldi Galleni, uscito sulle pagine de “Il Tirreno” in cronaca della Versilia, pochi giorni prima le false news di Piritano. La notizia è curiosamente sullo stesso branco, ma il titolo è ben diverso: “Nati due lupi sulle Apuane”. Differente è pure il taglio, teso a rassicurare le persone: “niente paura per gli escursionisti… perché non si è mai verificato un attacco nei confronti dell’uomo”.
Rubando altre parole a Baldi Galleni, ci piace così concludere: “Il lupo è sempre stato il nemico, nelle favole. Ma quello che sta succedendo nel Parco delle Alpi Apuane ha un che di fiabesco, e ha proprio questo splendido animale come protagonista”.

Antonio Bartelletti


nella foto: un lupo ripreso dalla fototrappola del Parco nel giugno del 2012


 



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