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17/09/2011
Ora il Parco è anche Geoparco
L’Unesco ha riconosciuto il valore geologico delle Apuane e le capacità gestionali dell’area protetta



Finisce nel migliore dei modi il percorso di candidatura delle Alpi Apuane presso la Rete europea e mondiale dei Geoparchi, che lavora sotto il controllo attento e rigoroso dell’Unesco. L’esame è stato superato brillantemente e quindi il Parco delle Apuane siederà a pieno titolo tra i 49 territori d’Europa e i 36 dei restanti continenti che possono distinguersi per una gestione di qualità del proprio patrimonio geologico.
La proclamazione ufficiale è avvenuta a Langesund in Norvegia, nel corso del 10° Congresso dei Geoparchi europei, sul tema “Sostenibilità attraverso la Conoscenza”. Insieme alle Apuane, hanno superato l'esame due territori spagnoli, uno francese, uno islandese, uno irlandese, uno transfrontaliero polacco-tedesco, nonché due cinesi e uno giapponese.
La delegazione del Parco delle Apuane – che ha ricevuto l’ambito riconoscimento – è composta dal Presidente Giuseppe Nardini, dal suo vice Alberto Putamorsi, dall’assessore al ramo, Franco Pucci e dal consigliere, nonché figura scientifica di riferimento, dott. Giuseppe Ottria. La componente tecnica, responsabile della gestione del progetto, è rappresentata dal Direttore del Parco, dott. Antonio Bartelletti e dalla Coordinatrice dell’Ufficio “Ricerca e conservazione”, dott.ssa Alessia Amorfini.
Il Presidente Giuseppe Nardini ha voluto subito testimoniare, con le sue parole, il senso della soddisfazione per il risultato ottenuto: “43 nazioni presenti qui in Norvegia, 260 delegati in rappresentanza di Geoparchi o aspiranti tali, oltre a varie organizzazioni, alle Università e alcuni Ministeri, hanno preso parte a questa decima conferenza dei geoparchi europei. Con una votazione unanime l’E.G.N. ha deciso: il Parco Regionale delle Alpi Apuane diventa l’ottavo Geopark italiano, sotto gli auspici dell’Unesco. Nell’immediatezza dell’evento – ha continuato Nardini – mi sento di ringraziare ancora una volta tutti quanti hanno concorso alla conquista dell’ambito riconoscimento. Preme anche sottolineare che questo è il frutto di un duro lavoro iniziato almeno dieci anni fa; non è comunque un punto di arrivo, ma di passaggio, visto che fortificheremo la nostra presenza nella Rete dei Geoparchi, attraverso la politica del Parco. È quest’ultimo un adempimento obbligatorio per la permanenza nel circuito internazionale, visto che, fra quattro anni, saremo oggetto di rivalutazione. Ma oggi è sicuramente il caso di gioire insieme al nostro territorio, per un avvenimento che – grazie all’intuizione di chi volle fortemente il Parco – pone le Alpi Apuane e le loro incomparabili bellezze al centro del mondo”.
Raggiante è anche il Direttore del Parco, dott. Antonio Bartelletti, che ha così commentato il riconoscimento Unesco, dallo stesso vissuto come una piccola rivincita morale: “Questa certificazione di qualità ricompensa finalmente il Parco dopo molti anni di polemiche strumentali e pretestuose, che talvolta hanno perfino messo in discussione la sua alta missione. Abbiamo così dimostrato ad un organismo super partes – lontano mille miglia dalle beghe paesane – il lungo cammino intrapreso e lo spessore del lavoro svolto, spesso in condizioni difficili e con risorse limitate. È anche la migliore e definitiva risposta alla domanda ricorrente del provocatore locale di turno – ‘Ma quando decolla il Parco?’ – …è già decollato da tempo e questo di Langesund è il biglietto internazionale di volo”.


 



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