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06/06/2022
Il processo partecipativo per i Piani di gestione dei Siti Natura 2000 nelle Alpi Apuane
The partecipatory process for the Management Plans of the “Natura 2000” Areas in the Apuan Alps



Le Direttive "Habitat" (92/43/CEE) ed "Uccelli" (79/409/CEE) rappresentano lo strumento più diretto e aggiornato dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità e, in particolar modo, degli habitat e delle specie animali e vegetali di maggiore rilevanza conservazionistica a scala continentale. Tali direttive promuovono un nuovo approccio teso ad individuare azioni che consentono l'uso del territorio e la valorizzazione delle risorse in una logica di sviluppo sostenibile e di mantenimento vitale degli ecosistemi attraverso la creazione di un sistema di siti riconosciuti come "speciali" per la conservazione e la tutela della biodiversità.
Al fine della conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali di importanza comunitaria, le direttive sopra citate, stabiliscono come strumento fondamentale la costituzione di una rete ecologica di valenza europea denominata "Natura 2000".
Secondo quanto previsto dalla Direttiva "Habitat", infatti, ogni Sito Natura 2000 deve essere parte integrante di un sistema di aree individuate per garantire a livello europeo la presenza e la distribuzione degli habitat e delle specie considerate di particolare valore e la sua gestione deve tenere in considerazione la propria collocazione nel quadro della rete.
Per tutti i Siti Natura 2000 deve essere predisposta una forma di gestione, così come previsto dall'art. 6 della Direttiva "Habitat". Ove non esistano strumenti idonei di gestione istituzionali per quell'area, i Siti Natura 2000 dovranno dotarsi di un Piano di Gestione (PdG).
Tale Piano rappresenta un'opportunità per pianificare adeguatamente gli interventi da realizzare, in un'ottica non solo di tutela, ma anche di valorizzazione della biodiversità. Esso si configura come uno strumento totalmente diverso dal Piano integrato per il Parco (sensu L. 394/1991 e L.R. 30/2015). Non fa scattare "automaticamente" divieti o norme di "salvaguardia predefinite" quali ad es. il "divieto di caccia" o il "divieto ad edificare", ma obbliga esclusivamente al mantenimento in uno stato di conservazione adeguato degli habitat e delle specie per cui il sito è stato individuato.
L’art. 69, comma 1, della L.R. 30/2015 e succ. mod. ed integr., affida al Parco Regionale delle Alpi Apuane la redazione dei Piani di gestione e, di conseguenza, l’attuazione delle misure di tutela e conservazione nei confronti dei Siti della Rete Natura 2000 presenti, anche parzialmente, nel territorio di sua competenza e nelle relative aree contigue, oltre a dover provvedere al monitoraggio degli stessi Siti.
L'art. 77, comma 3, lettera b) della stessa L.R. 30/2015 e succ. mod. ed integr., attribuisce al Consiglio direttivo dell’Ente Parco la competenza ad approvare i Piani di gestione in parola, previo parere della Giunta regionale ed in coerenza con gli atti della programmazione regionale e con le misure di conservazione di cui all'articolo 74 della L.R. citata, poiché tali Piani si limitano a contenere disposizioni meramente regolatorie e/o organizzative.
In definitiva, i Piani di Gestione sono uno strumento operativo che disciplina gli usi del territorio al fine di renderli compatibili con la presenza in condizioni ottimali degli habitat e delle specie, che hanno portato all'individuazione di 10 ZSC (Zone Speciali di Conservazione) di una ZPS (Zona di Protezione Speciale) nelle Alpi Apuane. Tali Piani individuano le azioni e gli interventi di conservazione necessari al mantenimento e/o al ripristino degli stessi habitat e specie.
La stesura tecnica dei Piani di Gestione degli 11 Siti apuani della Rete Natura 2000 è giunta alla sua forma definitiva, ma non è ancora un atto esecutivo. Per poter concludere il loro iter di approvazione, è necessario che le proposte di Piano di gestione dei Siti siano sottoposte ad un processo partecipativo e dunque confrontati con le comunità locali e i soggetti portatori di interessi.
L’Ente parco ha dunque attivato un percorso di sensibilizzazione e divulgazione degli obiettivi e delle opportunità offerte dai Piani di Gestione che è rivolto alle amministrazioni pubbliche, agli esercenti attività economiche, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni ambientaliste, venatorie, culturali, di categoria, ecc. Questa azione ha lo scopo di tessere una rete di consensi e collaborazioni al fine di redigere e condividere la rete di pianificazione integrata con i contributi di tutte le possibili componenti di interesse.
Il processo partecipativo degli 11 Piani di gestione dei Siti Natura 2000 presenti nelle Alpi Apuane prevede due momenti distinti: il Form per la partecipazione digitale e l’Incontro partecipativo in videoconferenza;
Il Form è aperto fino a venerdì 10 giugno 2022, per consentire ai soggetti interessati di inviare all’Ente Parco qualsiasi contributo, considerazione e/o osservazione sulle proposte di Piani di gestione. Va utilizzato un modulo rintracciabile sul sito istituzionale del Parco:
vai alla pagina web per scaricare il modulo
Tale modulo dovrà pervenire, entro e non oltre le ore 24:00 di venerdì 10 giugno 2022, unicamente all'indirizzo di posta certificata parcoalpiapuane@pec.it
L’Incontro partecipativo in videoconferenza è programmato per lunedì 13 giugno 2022, dalle ore 17:00 in poi, per consentire ai soggetti interessati un un’interlocuzione diretta ed informativa con i Responsabili del Parco e con gli estensori dei Piani di gestione, tramite collegamento alla piattaforma meet di Google, ad uno specifico indirizzo dedicato:
vai alla stanza virtuale di riunione

Antonio Bartelletti


 



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