ULTIMORA


22/03/2022
Dieci anni fa l'ultimo giorno di Giuseppe Nardini
Ten years ago the last day of Giuseppe Nardini



Oggi è il decimo anniversario della scomparsa di Giuseppe Nardini. Per ricordarlo riproponiamo il triste annuncio che il sito del Parco pubblicò poche ore dopo l'inaspettata notizia.

"Sferzante come uno schiocco di frusta è arrivata improvvisa e inaspettata. A te il destino a noi la più amara delle tue notizie. Increduli e smarriti per minuti lunghi come ore, a cercare una smentita che purtroppo non è mai venuta. Anzi, piuttosto la conferma di un evento al di là delle nostre umane possibilità, che nessun aiuto avrebbe mai scongiurato.
Beppe, le Apuane ti piangono come suo Presidente ancora in sella, al suo ottavo anno di regno: l’ultimo dopo dodici anni di vita di Parco intensamente vissuta. Stagioni forti e senza soste, con una tua presenza costante e diretta in ogni contrada dove si apriva un problema, dove c’era bisogno di capire e spiegare. Amico della gente comune, attento ai bisogni di chi vive ancora il disagio della montagna, ma anche tenace difensore della natura e del valore assoluto delle aree protette.
Di questi giorni era il tuo rammarico di dover lasciare la presidenza senza vedere completati alcuni lavori. Di questi giorni era l’ultimo tuo sollecito a concludere la storia incredibilmente lunga del Piano per il Parco.
Sempre di corsa per spingere più avanti il carro, anche quando la strada si faceva dura per la salita.
Forse il tuo cuore generoso non ha più retto all'inesorabile impulso dell'ultimo sforzo…".

Per dovere d'informazione, il Piano per il Parco, a cui si fa riferimento nel testo, ha concluso il suo iter di approvazione nel 2016 ed è entrato in vigore l'anno successivo, dopo anni di strisciante, preconcetta e anacronistica opposizione delle solite lobby.
Singolare caso si ripete in questi giorni. Un nuovo Piano, questa volta "integrato", ha appena ottenuto il consenso del Consiglio direttivo, come proposta di sintesi da inviare alla Regione per i passi successivi.
Ieri come oggi non mancano gli ipocriti di turno che attaccano gli uomini del Parco per scelte coerenti e coraggiose in materia di ambiente ed attività estrattiva. In questo stesso giorno dedicato al ricordo di Nardini - al suo equilibrio e alla sua apertura mentale - sulle pagine dei quotidiani locali si legge quanto di più vecchio ed insensato sia possibile pensare e dire contro il nuovo Piano, per la ricerca di un effimero consenso a fini elettorali.
Il Parco è più che convinto delle scelte che ha fatto, con la consapevolezza che l'eredità culturale di Giuseppe si rispecchi totalmente nel futuro strumento di governo dell'area protetta, sia nel metodo sia nel merito.


 



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