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11/03/2022
Cava Piastraio, stop ai lavori in difformità
Piastraio quarry, stop to non-conforming works



Con ordinanza n. 4 del 4 marzo 2022, il Presidente del Parco delle Alpi Apuane Alberto Putamorsi ha sospeso i lavori in difformità dalla Pronuncia di Compatibilità Ambientale e dal Nulla osta del Parco, realizzati alla cava Piastraio nel comune di Stazzema.

Alla ditta (Coop. Condomini Lavoratori Beni Sociali di Levigliani a r.l.) si contestano difformità morfologiche nella realizzazione di una porzione di galleria non autorizzata per circa 365 mc e la realizzazione di modesti sconfinamenti dal limite autorizzato delle gallerie.
Durante un sopralluogo, realizzato congiuntamente dalla Federazione Speleologica Toscana, Carabinieri Forestali e Comando Guardiaparco, si è ordinato inoltre alla ditta la rimozione di blocchi che occludevano l’ingresso della cavità carsica posta al 3° livello della cava. Da una prima esplorazione speleologica è stata verificata anche la presenza di un pozzo profondo circa 50 metri con scorrimento idrico e ventilazione e la presenza di un canale superiore alla zona di ingresso, che si sviluppa verso l’alto, che necessita di ulteriori esplorazioni speleologiche.

Da qui l’ordinanza in cui si impone “la sospensione immediata di ogni attività e lavorazione nelle porzioni di gallerie oggetto di difformità” e “la riduzione in pristino, la risistemazione e l’eventuale ricostruzione dell’assetto morfologico ed idrogeologico e delle specie vegetali ed animali” come previsto dall’art. 64, comma 1 della L.R. 30/2015 e succ. mod. ed integr., nonché “la risistemazione ambientale, comprensiva dell’assetto definitivo delle discariche” come previsto dall’art. 28 della L.R. 65/1997 e succ. mod. ed integr.

L’ordinanza conferma inoltre la sospensione delle attività di escavazione nelle aree interessate dalle cavità carsiche, che erano state già individuate con una precedente ordinanza (Ordinanza n. 3 del 7 giugno 2021) per un raggio di almeno 15 metri (misurato dal bordo esterno degli ingressi delle cavità), “almeno fino a quando non sarà stata valutata l’eventuale non rilevanza di tali cavità, anche attraverso esplorazioni della Federazione Speleologica Toscana”.

La ditta ha 30 giorni di tempo per predisporre ed inviare al Parco un progetto di riduzione in pristino e risistemazione ambientale relativo all’area interessata dalle difformità e 120 giorni per realizzare le opere dichiarate nel progetto.


Lara Venè


 



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