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11/01/2020
Caso Focolaccia: Il Presidente Putamorsi risponde alle accuse gratuite
Focolaccia case: the Park President, Alberto Putamorsi, responds to unwarranted charges



In merito alle accuse ed eventuali inadempienze attribuite al Parco delle Apuane, il Presidente dell’ente Alberto Putamorsi risponde così:

“Accetto il dialogo e tutte le critiche, ma non le falsità. Quanto scritto sulla Focolaccia è solo disonestà intellettuale, non solo nei miei confronti, ma anche di tutta la collettività".

"A chi ci dice cosa avremmo dovuto fare rispondo così:
1) Si accusa il Parco di aver rilasciato negli anni “pronunce di compatibilità ambientale” (pca) illegittime e che questo sia addirittura sostenuto dall’Avvocatura! Pervicace ignoranza o delirio? Lo chiedo perché nessuna, dico nessuna delle pronunce di compatibilità rilasciate dal Parco negli anni (si parla dell’ordine di una media di 20/25 pca rilasciate all’anno), è stata dichiarata illegittima. Anzi, una è stata annullata dal Tar per eccesso di protezione ambientale a scapito della ditta che l’aveva richiesta e non ottenuta dal Parco!
2) Sulla cava Biagi il Parco non ha taciuto, semplicemente non era tenuto a doversi pronunciare. Era il Comune di Massa a doverlo fare!
3) Quanto alla modifica dei confini. Per l’ennesima volta ribadiamo che ci si è limitati ad un intervento di correzione di meri errori materiali dell’ordine di pochi metri quadrati, cui è del tutto competente il Parco, come è stato riconosciuto dalla Regione Toscana.
4) Il PIT non prevede la chiusura delle cave della Tambura, ma vieta soltanto di modificare le parti esterne visibili dal mare, per cui le cave possono continuare in galleria.
5) La galleria estrattiva presente nel versante di Minucciano procede in direzione opposta al rifugio Aronte, per cui non è possibile scavare sotto di esso!
6) Non esiste alcuna circolare Mibact che vieti l’esercizio di cava nelle ZPS, anche perché il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 2017 stabilisce eccezioni al divieto estrattivo che il Parco ha sempre gestito correttamente e in termini cautelativi, come riconosciuto anche dal parere legale autorevole dell’Università di Firenze".

"Infine, invito chi rivolge accuse così gravi con tanta leggerezza di essere più accorto nel parlare; qualità che spesso tende a dimenticare chi è abituato a salire in cattedra”.


 



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